La mia vita con un po' troppo testosterone per casa...
Ho modificato la grafica del blog. Quella sullo sfondo è l'incasinatissima libreria di casa Piselloni...
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venerdì 31 agosto 2012

Di pale eoliche ed estati che finiscono


A mezz’ora di strada da dove abitiamo, sui colli Lessini, da qualche anno è stata installata una pala eolica.
Tralasciando ogni positiva considerazione di carattere ambientale-ecologico, la gita alla pala eolica, di sera, è stato un caposaldo dell’estate della famiglia Piselloni. Già di per sé Lei, la pala, così alta, maestosa, con le tre braccia che vorticano nell’aria rappresenta per i bambini (ma non solo) un’esperienza unica. In più è posizionata in un luogo meraviglioso, sulla cima di un colle, circondata da tanto verde, campi coltivati, qualche sparuta contrada. La vista che si gode da lassù è mozzafiato.
Ieri sera MaschioAlfa ha lanciato l’idea di andare a cenare su alla pala. Così, caricato lo zaino con vettovaglie, un plaid e felpe per tutti, caricato il passeggino nel bagagliaio e i pupi sui seggiolini, siamo partiti per il nostro pic-nic serale.
Breve passeggiata, cena seduti sul prato, corse su e giù, ginocchio sbucciato, fili d’erba dappertutto, pipì nei pantaloni, una cavalletta tra i capelli dell’ignara povera mamma, giochi con i sassi, la serata è stata fantastica.
Mentre il sole tramontava all’orizzonte, guardando l’orologio mi sono resa conto che…erano solo le otto di sera e che quindi l’estate stava finendo, davvero.
Settembre è alle porte e con esso inizia la vita vera (perché non può essere il contrario? Perché non può essere il periodo delle vacanze ad essere la regola e tutto il resto una pausa?).
La scuola ricomincia. MaschioAlfa inizierà a mancare da casa sempre di più, tra consigli di classe, collegio docenti e riunione varie. Inizierà ad essere risucchiato nel vortice di compiti da correggere, lezioni da preparare e problemi da risolvere, e questo lo renderà inevitabilmente meno rilassato e più irritabile.
Checco inizierà la scuola materna, sarà via da casa fino alle quattro di pomeriggio, conoscerà nuovi amichetti, imparerà canzoni, porterà a casa disegni e lavoretti, svilupperà nuove abilità e competenze.
Paio, causa suocera un po’ latitante, andrà due mattine alla settimana ad un nido privato. Gli farà bene: imparerà a rispettare le regole e a crescere in autonomia.
Forse avrò un po’ più di tempo per me e per i lavori di casa nel primo pomeriggio, con un figlio a scuola e l’altro a nanna. Ma tanto so benissimo che polvere e panni da stirare si accumuleranno a mia insaputa.
La mattina sarà un casino, già me lo immagino.
Ci riuniremo tutti e quattro alla sera, per la cena, e voglio impegnarmi perché diventi davvero occasione per stare insieme, per chiacchierare, per fare famiglia.
Accenderemo il fuoco nel caminetto.
Ritorneranno gli amici invernali: raffreddore, catarro, tosse. E quindi riappariranno in cucina tachipirina e bisolvon.
Adesso sono qui in ufficio, la finestra è aperta, il cielo è azzurro, l’aria è frizzante. Ma già sento nostalgia delle gite alla pala eolica.

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