La mia vita con un po' troppo testosterone per casa...
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mercoledì 26 settembre 2012

Accade in una scuola pubblica (italiana)



Accade che, pur essendo PUBBLICA, si debba pagare, ogni mese, oltre i buoni mensa, una retta di 25 euro.

Accade che alla riunione di presentazione della scuola ti era stato detto che i bambini avrebbero cominciato a mangiare in mensa da mercoledì 19, ma che comunque avrebbero portato a casa un “formale” invito a pranzo. Accade che, però, quando martedì 18 la nonna va a prendere Checco a mezzogiorno, come stabilito, le viene fatto presente che il bambino stava mangiando. Accade che, noi, l’invito a pranzo non l’abbiamo mai visto.

Accade che alla riunione di presentazione della scuola ti era stato detto che i bambini avrebbero cominciato a dormire dopo il pranzo a partire da mercoledì 26, ma che comunque le maestre avrebbero informato i genitori quando secondo loro il bimbo era pronto per questo passo. Accade che, però, quando martedì 25 la nonna va a prendere Checco all’una, come stabilito, le viene fatto presente che il bambino stava riposando. Accade che allora la nonna dica che era assolutamente impossibile che Checco stesse riposando, visto che non avevamo ancora portato materassino, cuscino e coperta. Accade che quindi arrivi una maestra e, perplessa, chieda alla povera nonna quando pensassimo di far dormire Checco a scuola. Accade che la nonna, ancora più perplessa risponda Domani, come stabilito. Accade che comunque a noi genitori nessuno abbia mai comunicato un beneamato fico secco.

Accade che una mattina Checco si sia recato a scuola con una felpa grigia e sia tornato a casa con una felba blu. Accade che il giorno dopo Checco abbia riconsegnato la felpa blu, ma si sia persa traccia della felpa grigia.

Accade che un giorno della scorsa settimana sia tornata dall’ufficio all’una e qualcosa, in tempo per andare io stessa a prendere Checco a scuola. Accade che parcheggiando l’auto mi accorga che Checco se ne stava tranquillo nel giardino di casa accanto a due sconosciuti signori. Accade che questi sconosciuti signori, cui va tutta la mia sincera e profonda riconoscenza, mi dicano che avevano trovato mio figlio che camminava davanti alla porta di casa, da solo. Accade che, avendo capito cosa fosse successo, ovvero che Checco era uscito autonomamente da scuola, abbia preso mio figlio e l’abbia riportato su e, con aria un tantino incazzata, abbia fatto presente alla bidella che un bambino di soli tre anni aveva preso l’iniziativa di tornare a casa da solo senza che nessuno se ne fosse accorto. Cose da denuncia. Cose che se mio figlio si fosse fatto anche solo un graffio (non voglio neanche pensare alle cose terribili che avrebbero potuto accadere) avrei fatto chiudere la scuola e licenziare maestre e bidelle.
Accade che il giorno dopo la porta d’ingresso era chiusa e i bambini buoni buoni in fila per due.

Accade che se non fosse che, alla fine, le maestre mi sembrano tipe in gamba, che Checco ci va davvero volentieri, che è proprio davanti a casa, che costa un terzo di una scuola privata, forse avrei iscritto mio figlio dalle care vecchie suore.

4 commenti:

  1. MA SONO IMPAZZITE?!?!?!?
    mizzica ma è roba da denuncia si! dov'è che abitate di preciso, che me ne tengo alla larga? (come se non fosse così in tutta italia...)
    mah

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    Risposte
    1. Noi siamo di Vicenza, ma ha ragione...siamo un po' tutti sulla stessa barca. Viva l'Italia!

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  2. ...accade che dopo 4intensi giorni di inserimento alla primavera le maestre pensano bene di far sciopero il quinto giorni,quando i bimbi sarebbero dovuti rimanere due ore da soli e dare un senso alla settimana....
    ...accade che dopo 2settimane la faccenda si ripete con il secondo gruppo di bimbi..
    siamo al comunale ma la zuppa é la stessa....

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